Monday, April 26, 2010



Avevo aperto un nuovo post oggi pomeriggio, sentivo aria d'estate. Poi ho realizzato quante righe di Livio mi mancavano da tradurre e l'estate ha lasciato posto alla pressione scolastica- maledizione, maledizione, maledizione. Le solite materie vanno bene, fisica sta andando bene, ma matematica è un peso allucinante, ogni volta che mi metto a fantasticare un po' ecco che arriva e mi riporta alla realtà. Non è mai stata una grande preoccupazione, ma questo quadrimestre ho già due cinque e mezzo, e l'ultimo test è ancora nella sua ventiquattrore. Ah, i bei tempi in cui non rappresentava una preoccupazione (mm, ok, quattro mesi fa). Questa settimana devo fermarmi troppi giorni, ho l'agenda piena (pff, affermazione strettamente sarcastica)- un bel corso per il first, una bell'oretta di ripetizioni, teatro. Gioia e tripudio! Oggi sono caduta dalla trave e mi sono sentita inutile. Mi sento un po' inutile di questi tempi, come se non apportassi niente nè a me stessa nè agli altri. Vorrei sfogarmi in qualche modo ma non so come- possibile che, dopo diciassette quasi diciotto anni di vita, non abbia ancora trovato un qualcosa che mi faccia sentire bene? Tutto è temporaneo, se ascolto la musica sopraggiunge l'ansia, se leggo i pensieri negativi prendono il sopravvento, se vado a farmi una corsetta collasso, se mi guardo un film non riesco a seguirlo- insomma, non funziona niente con me, se sono agitata o inquieta. E sono sì inquieta, come potrei non esserlo quando so che non avrò mai quell'unica cosa che mi fa star bene? Ovidio e Tibullo, Tibullo e Properzio, Properzio e Ovidio. Le mie conoscenze sobre latino sono veramente scarse, non ci posso credere che riesco a occupare le mie giornate non facendo nulla.

E lo so che è un intervento superficiale e privo di qualsiasi attrattiva, ma è il mio blog- questo ho scritto e questo pubblico.


1 comment:

  1. ti capisco benissimo. io quando sono inquieta non riesco a concentrarmi su nulla, mangerei solo, vago come un'anima in pena, l'unica cosa che mi salva è la corsa, anche io collasso, ma se mi fermo un po' e poi continuo alla fine mi sento stremata, distrutta ma bene, scaricata!

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