Monday, June 30, 2014

POINTLESS RAMBLING NOT WORTH OF READING BUT (MAYBE?) HELPFUL FOR ME.

Provo a tenere in vita questo blog, perché un po' mi manca una sebbene saltuaria dose di "conversazioni con me stessa". A che punto siamo? Indefinibile. Riassumendo... Tornata dall'Erasmus, dopo qualche pianto di nostalgia, ho ripreso... Ma no, non voglio ripercorrere questi mesi, non sono pronta e non me lo voglio infliggere. Il punto è che non ho nulla da scrivere... E' tutto così sospeso: l'università in primis. Quest'estate. Il mio rapporto con Paolo che, sebbene "stia andando bene" (espressione grigia e spenta che non riesco a sostituire ma che non esprime affatto le mie sensazioni; mi rendo conto di tenerci molto e che la sua presenza nella mia quotidianità ha un effetto evidente... E' un ragazzo eccezionale e mi picchierei per "essermelo dimenticato", è così intelligente, buono, mi capisce e lo capisco.. Ho avuto ben pochi rapporti di questo genere, dove c'è una sintonia speciale. Spero che funzioni, e stavolta voglio impegnarmici. Con lui c'è qualcosa che non è ricreabile con nessun altro...) non ha ancora preso una direzione precisa. I miei rapporti in generale... Al di là di un paio di persone di cui non dubito mai, c'è una serie di facce che popolano più o meno le mie giornate, alcune "dal vivo" e altre "virtualmente", ma non so se si tratta di rapporti a breve termine o se avranno la possibilità di espandersi, o perlomeno di continuare nel tempo. Ad alcuni tengo più che ad altri, ad alcuni non so nemmeno perché tenga, ma soprattutto non capisco la natura di questi. Come si fa quando non si ha a che fare né con un amico, né con un "potenziale interesse", né con un semplice conoscente? Oramai sono tornata da cinque mesi- non ci posso credere-, e abbiamo continuato a scambiarci messaggi; a volte tutti i giorni, a volte a distanza di una settimana, spesso frettolosi e privi di contenuto, la maggior parte delle volte riguardanti "qualcos'altro". Quello che so di lui è veramente poco, ma mi sembra comunque di conoscerlo. E un po' ci tengo. Non ci tengo nella misura in cui smettere queste pointless conversations mi turberebbe immensamente o in cui ci penso spesso, ma quando ci penso provo qualcosa simile all'affetto, mi scappa un sorriso... Me lo immagino, ripesco nei ricordi l'immagine di lui, gli occhi chiusi mentre fuma, il tono della sua voce, sempre basso, i suoi mille dispetti, ma anche la sua mano che percorre il mio viso e le ultime ore passate insieme. Rappresenta il ricordo di un periodo a sé stante in cui sono stata forse "un'altra persona", anche per il semplice fatto di parlare un'altra lingua e di essere percepita diversamente. E mi piace l'idea di avere una persona che si ricorda di me a tanti chilometri di distanza, e che io mi ricordi di lui. "Whatever happens, I'll never forget this".