Sunday, December 26, 2010

Disintegration


Sto guardando Cherrybomb con Rupert Grint, ma è veramente pessimo. Personaggi à la Skins,scene prevedibilissime, turbe adolescenziali che nemmeno Effie, finta ribellione, macchine scassate, pasticche, famiglie di disadattati, ragazze con manie di protagonismo.. Per carità!
Natale è passato, lasciandomi con una vagonata di libri, un flacone enorme di Chloé, una sciarpa con le renne, Unkown Pleasures e un abito su cui sbavavo da secoli, di Helmut Lang. Ora, dovrei essere contenta? Dovrei essere riconoscente, certo, li ringrazio tutti, mentre scarto i loro regali e mentre loro scartano i miei penso che qualcosa stia veramente funzionando. Poi però a tavola ci guardiamo annoiati, non vediamo l'ora di separarci, la sera cerco di guardare un film insieme ma a voi non interessa, lo guardo da sola. Il giorno dopo andiamo in montagna e il paesaggio mi lascia senza fiato, sorrido e poi ancora, commenti acidi, divento l'interlocutrice perfetta per gli sfoghi e le frecciatine reciproche dei miei genitori, a lui non gliene frega niente etc. Chiamo la mia migliore amica, è felice, ha passato la giornata con il suo ragazzo tra una cioccolata e una passeggiata nei campi- le chiedo d'accompagnarmi domani a fare una cosa, ha già un impegno con sua madre. Dopodomani? "Dopodomani mi sa che vedo lui... ma ti faccio sapere, eh". Avvilente. Mi tiro un po' su, scendo a commentare i video con mia mamma ma è come parlare da sola, lei è stanca, "vado a dormire". Dò un'occhiata alla collezione di Zara, chissà che trovi qualcosa adatto a Capodanno che non sia nè rosso nè di raso nè ricoperto di paillettes... Ma poi mi dico, chi me lo fa fare? Sono combattuta tra il "tutte a me" (since I was born I started to decay, now nothing ever ever goes my way) e il "sii contenta delle piccole cose", ma le piccole cose sono per lo più illusioni. Quindi cosa faccio? Mi creo un mondo che non esiste, come sempre, o cerco di cambiare le cose? Ma io ci provo, a cambiarle, ma come posso se le persone attorno a me sono sorde? Nessuno che mi chieda come va, come stai. Sempre a parlar di loro, mai che il pensiero che io possa stare un po' meno bene di loro li turbi, Cara amica che mi hai sempre capita, devo scrivertelo sui muri della tua camera (brr riferimento a cinema spazzatura) che avrei bisogno di parlare? Vorrei che tu lo capissi. Tu lo sai, mi vedi. E allora perchè non mi chiedi niente? Cerchi di non dirmi troppi no perchè mi feriresti, io te ne sono grata ma questa tua attenzione non è sincera preoccupazione, sei tu che ti proteggi dai miei attacchi, ti pulisci la coscienza. Il peggio è che non voglio essere stupida e superficiale, fissarmi con l'idea d'essere sola e di non avere più nessuno quando non è affatto vero- non voglio autocommiserarmi, sono grata per avere amici preziosi, ma le cose in famiglia non vanno, e certe amicizie si stanno logorando. Ma non sarò semplicemente annoiata? Vorrei qualcuno che mi insegnasse a cambiare prospettiva.

Thursday, December 9, 2010

And I search for you in every passing car


Sono settimane, mesi, a dire il vero, che lo penso ma, sentendomi megalomane ed egoista, ho sempre cacciato via il pensiero; ora però voglio scriverlo: è uno dei periodi peggiori della mia vita. E lo so che non dovrei sputarci sopra, e lo so che non ho motivi validi per affermare una cosa del genere, e lo so che dovrei vergognarmi perchè la vita difficile è ben diversa da quella che conduco io. Ho tutto il necessario per un'esistenza serena e senza grossi problemi, una famiglia, degli amici, una scuola, voti decenti, vacanze, un sacco di cose inutili. Ma la mia è una tristezza esistenziale, non riesco a sfuggirle- non trovo consolazione in niente. Non c'è gioia attorno a me. In famiglia non c'è affetto, mio padre, mia madre, mia sorella, sono tutti freddi come il marmo. C'è distanza, addirittura seccatura, non si ha voglia di ascoltare i problemi altrui, gli sfoghi, le domande. Non c'è tempo. La scuola mi dà il tormento; voglio studiare in pace, senza mille date di scadenza, senza angoscia. Perchè non capiscono che la scuola non è tutto? Un brutto voto in matematica, caro compagno ansioso ed ansiogeno, non è grave come pensi e no, non segnerà la tua vita. Gli amici si allontanano, troppo diversi per essere ancora in sintonia- altri rimangono e ne sono felice. Ma poi prendo atto che li devo dividere con altri, altri che loro vogliono vedere sempre al più presto, altri di cui sono innamorati e io li guardo sognante, li vedo sbocciare insieme ai loro sentimenti e mi si riempie il cuore e mi si sgonfia subito dopo, constatando il vuoto che è la mia vita.
Ma quello che più mi preoccupa è che non è ciò che ho elencato che suscita in me tristezza, no; viene da me, dall'interno. Non nel cuore, propriamente; non nella testa. Io sento una voragine dentro di me e non riesco a identificare il luogo esatto- è l'insoddisfazione, è l'angoscia, non è più nemmeno apatia. Non riesco a darmi risposte, non capisco che senso abbia la mia esistenza, mi trascino d'impegno a impegno senza voler veramente fare nulla, mi manca qualcosa per cui vivere.

Sunday, December 5, 2010

Elisa Sednaoui





Ho un rapporto complicato con il concetto "bellezza". Ritengo fortunate le persone belle, poco altro; con loro madre natura è stata generosa. Se poi aprono la bocca e vi fanno uscire solo stronzate, allora mi dimentico subito del loro aspetto. Ma ci sono quelle persone incredibilmente belle, incredibilmente chic, incredibilmente gradevoli, incredibilmente aggraziate; quando me ne trovo una davanti non posso che rimanere sgomenta, le contemplo con ammirazione. Mi figuro la loro vita, penso al loro viso quando si svegliano, fresco, senza imperfezioni, le gote rosee e i capelli morbidi. Le vedo infilarsi i loro vestiti con tranquillità, senza badarci troppo: jeans dritti, un maglione a collo alto. Bevono tè bollente annebbiando le lenti degli occhiali appoggiati con grazia sul naso diritto, applicano burrocacao sulle labbra già morbide, infilano il cappotto che le rende così eleganti e un cappello che incornicia il loro viso. Hanno tutte un che di francese, un'eleganza innata che non riuscirebbero a levarsi di dosso nemmeno indossando vestiti ridicoli o fuori moda; la gente sui treni le guarda, sospira. Sono uomini, donne, ragazzi, ragazze; la loro bellezza mi confonde terribilmente. Sono affascinata, più che invidiosa; sono creature eteree, nemmeno riesco a desiderare di essere come loro, verranno forse da un altro pianeta? Detesto quanto la loro bellezza influisca sull'opinione che mi faccio di loro; se sono simpatiche, amichevoli come tante altre, ai miei occhi lo sono di più. Il che mi fa venire in mente

Everything you do is simply delicate
Everything you do is quite angelicate
Why can't I be you?



(il balletto è a dir poco stupendo, ahah)

Direi che ho sproloquiato abbastanza, ed è tempo di passare a cose più concrete:

-Non vedo l'ora delle vacanze di Natale. Sul serio, non ce la faccio più ad aspettare! Voglio pace, tranquillità, voglio svegliarmi tardi e oziare a letto, leggendo; voglio fare lunghe passeggiate, voglio giocare con la neve, voglio avere tempo per pensare, voglio passare bei momenti con la mia famiglia ma so che questo mio desiderio non si tradurrà mai in realtà;
-Devo seriamente darmi delle regole e rispettarle, o mi trasformerò presto in un cavernicolo;
-Devo pianificare i regali;
-Devo vedere Never let me go e l'ultimo di Woody, You will meet a tall dark stranger (in italiano "Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni". Strano, eh?).

Se avete voglia di musica heart-warming, vi consiglio


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